Possibile peggioramento del tempo a carattere freddo con qualche speranza di neve per giovedì 5 Marzo

di Lorenzo Dorato

Buongiorno a tutti, da diversi giorni i modelli matematici previsionali ci mostrano la possibilità di un peggioramento a carattere freddo a metà della settimana entrante. Gli aggiornamenti mattutini confermano tale ipotesi. Con la giusta prudenza, visto che mancano ancora 4 giorni all’evento, possiamo affermare che vi è la concreta possibilità di assistere a nevicate a quote piuttosto basse (dalla media collina in su) sul nostro territorio

Vediamo meglio la situazione che si potrebbe creare osservando la tendenza mostrata dall’ultimissima uscita del modello GFS (emissione 06).

A 72 h si vede bene un cuneo di alta pressione risalire verso nord/nord-est dalla Spagna verso l’area atlantica immediatamente ad ovest dell’Irlanda. Già in questa fase si intuisce l’immediata risposta della bassa pressione scandinava che tende a portarsi verso sud creando un’area depressionaria ampia in progressione verso l’Europa centrale.

gfs-0-72

A seguire, ecco il passaggio più delicato (anche perché più in là cronologicamente) che potrebbe consentire il peggioramento a carattere freddo sull’Italia.

Come visibile da questa carta a 90h relativa alle h 1:00 di notte di giovedì 5 Marzo un nucleo di aria fredda caratterizzata da geopotenziali relativamente bassi (l’area in azzurrino visibile bene sul golfo ligure occidentale) potrebbe spingersi dalle Alpi centro-occidentali verso la Liguria e la Corsica, mentre un’area di bassa pressione al suolo si piazzerebbe sul medio tirreno. Si tratta di una situazione barotropica, cioè a dire caratterizzata dal disallineamento geografico del minimo in quota rispetto a quello al suolo, che tipicamente riesce a garantire nelle aree collocate tra i due minimi e a ridosso del minimo al suolo condizioni di tempo perturbato.

 

GFS 90h

 

La collocazione del minimo in quota a nord-ovest rispetto alle nostre zone riesce infatti a richiamare una ventilazione da sud-sudovest in grado di apportare correnti umide dirette sul centro tirrenico foriere di precipitazioni. Questa carta dei venti a 90h è al riguardo emblematica. Si notino i venti moderati-forti da sud-sud/ovest che spirano sulle coste tirreniche centrali.

VENTI a 500Hpa 90h gfs

 

A seguire, tra la notte e la mattina, irromperebbe aria fredda da nord-est, con doppio ingresso rodano-bora. Minimo in quota che si porta sul centro tirrenico, minimo al suolo che scivola sul medio adriatico e possibile persistenza di precipitazioni ancora per alcune ore. E’ proprio in questa fase che ci si gioca la possibilità di avere precipitazioni nevose a quote collinari.

gfs-0-96

 

La persistenza, infatti, di una bassa pressione ancora barotropica (sebbene in fase di colmamento) potrebbe permettere alle precipitazioni di insistere anche sul centro tirrenico fino ad esaurimento quasi certo dalle ore pomeridiane. Si attiverebbero nel contempo forti venti da nord-est ad inseguire il minimo al suolo in scivolamento verso il medio-basso adriatico (Molise-Gargano).

Le temperature scenderebbero rapidamente portando la quota neve da iniziali quote montane (nella notte) a quote collinari sempre più basse. Questa la previsione termica ad 850Hpa (circa 1350m) alle h 9:00 di giovedì. L’isoterma che taglia il Lazio settentrionale all’altezza della linea Montalo- monti Cimini è una -4°.

t850_99 h 9 giovedì

Con un profilo termico di questo tipo, in presenza di precipitazioni almeno moderate (che al momento non è facile prevedere e confermare) si avrebbero nevicate dai 300-400 in su. A fine fenomeni la quota neve potrebbe anche abbassarsi per poco tempo fino alla bassa collina (dai 200-250m), ma sembra difficile al momento che a tali quote possano esservi accumuli. Le zone al momento favorite, data la configurazione ora più probabile. sembrerebbero il basso senese, il viterbese settentrionale (alta Tuscia) e ancora il viterbese centro-settentrionale fino alla zona dei nord Cimini  favoriti in queste situazioni dalla ventilazione da nord-ne capace di creare un effetto stau (con maggiori precipitazioni e temperature più basse grazie a colonna termica più omogenea a tutte le quote). Si tratta per ora soltanto di congetture basate su previsioni a 90-96h. La distanza temporale è quindi ancora molto elevata e non si può ancora parlare di vera e propria previsione, ma di tendenza. Se dovesse verificarsi quanto qui ipotizzato si tratterebbe per molte zone della prima vera nevicata del (finora assai avaro) inverno 2014-2015.

Nelle prossime ore valuteremo meglio il grado di probabilità di questo scenario.