Microclimi del nostro territorio: Blera (VT)

Il microclima di Blera (VT)

Di Claudio Giulianelli con la collaborazione di Nicholas Fanicchia

Blera (VT), 22 Marzo 2020 – In questo secondo articolo sui microclimi del nostro territorio parleremo invece Blera (VT), località della tuscia viterbese che si trova nella parte occidentale del territorio viterbese a poca distanza dalla provincia di Roma e quindi dalla cosiddetta Tuscia romana. Ecco alcuni dati geografici e climatici generali riguardanti la località con brevi approfondimenti  su alcune peculiarità microclimatiche.

Provincia: Viterbo
Superficie: 93 kmq
Zona altimetrica: collina
Altitudine comune: 270 m s.l.m.
Altitudine massima: 546 m s.l.m.
Altitudine minima: 45 m s.l.m.
Clima: mediterraneo
Precipitazioni: 800-1000 mm
Aridità: estiva, presente da giugno ad agosto e sporadicamente anche a maggio e settembre.

Cartina orografica del comune di Blera – fonte: googlemaps.com

Localizzazione: il comune di Blera è situato sul basso viterbese, confinante con la provincia di Roma e in particolare coi comuni di Tolfa e Canale Monterano, dove ha fine la maremma ed iniziano gli omonimi monti, mentre a ovest troviamo Tarquinia e Monteromano ed è limitato a nord dalla maremma vetrallese, ad est dalle zone collinari pre-cimine di Villa San Giovanni in Tuscia e, infine, da Barbarano Romano e Vejano.

Descrizione morfologica del territorio: L’altitudine media si aggira attorno ai 180-200 metri, mentre i dislivelli maggiori li troviamo nelle zone confinanti. Infatti al confine con Tolfa troviamo le gole del torrente Mignone (zona famosa per la presenza del ponte di ferro della località di Luni sul Mignone, lungo il percorso della vecchia ferrovia per Civitavecchia). Qui abbiamo forte dislivello lungo il percorso scavato dal fiume, basti pensare che il torrente si trova ad un’altitudine attorno a soli 50 metri s.l.m. (come quella del centro di Tarquinia!), il ponte è alto 30 metri e le rupi sovrastanti stanno sui 100 metri di quota. Ai confini con Barbarano Romano e Villa San Giovanni in Tuscia invece troviamo le prime punte collinari sui 300 metri e fino ai 400 e oltre ai confini con Vejano. Il centro abitato è posto lontano dalle zone occidentali, a soli 4 Km in linea d’aria dal centro della confinante Villa San Giovanni in Tuscia e 6-7 da quello di Barbarano Romano, ad una quota di 250-270 metri. Peculiarità del territorio sono i torrenti che hanno scavato profonde gole come quella del Mignone, ma citiamo anche il profondo canyon sotto Blera, sul lato sud del paese che si trova quasi a strapiombo sull’omonimo torrente, il Biedano (da Bieda, antico nome del paese).

Clima: il clima del territorio è in generale prettamente mediterraneo, con analogie al clima mediterraneo costiero, ma in alcune zone è un po’ più umido, come nelle zone collinari più interne.

 

Grafico temperature/precipitazioni relativo al comune di Blera – fonte: meteoblue.com

Temperature: il comune è quasi interamente pianeggiante con clima tipico mediterraneo, mite in inverno e caldo anche afoso in estate, analogamente alle zone basse di Villa San Giovanni in Tuscia e della maremma Vetrallese. Possono aversi situazioni di temperatura percepita molto alta in estate: infatti se in pianura le massime non si spingono oltre i 31-33 gradi centigradi, per via delle brezze marine, l’umidità portata dalle stesse è molto alta. Sotto ondata di calore, come temperatura percepita si possono superare agevolmente i 40 gradi (si ricorda che la temperatura reale, quella misurata dai sensori, non tiene conto dell’umidità). La zona del torrente Mignone può far registrare temperature molto elevate, in quanto riparata ad ovest e sud-ovest dalle brezze. Si possono raggiungere spesso temperature di 33-35 °C, di tanto in tanto anche i 38 gradi e, seppur non tutte le estati, anche i 40°C. Clima meno caldo solo sulle colline delle zone meridionali, più in linea con le temperature dell’area sabatina.
In inverno il clima è generalmente mite. Sul centro abitato di Blera, una delle zone più interne e alte del comune, difficilmente le massime invernali scendono sotto i 10 gradi celsius. Sulla vasta piana, tra il centro abitato (ad est) e i colli di Monteromano (ad ovest), nella tipica giornata invernale, si può supporre che le massime siano, più basse di 1-1.5 gradi di quelle delle località della costa. Clima più tipico dell’area collinare del basso viterbese lo ritroviamo nella zona sud del territorio blerano (quindi con massime, qui, spesso inferiori ai 10°C in particolare a quote collinari). In tutte le stagioni, con venti secchi di tramontana, tutta l’area pianeggiante si scalda molto rispetto alle colline. Ad esempio sotto ondata di freddo, proveniente dalla porta della bora, con cieli sereni e calme di vento, può aversi sensazione di mitezza fuori stagione. Nelle ore notturne, invece, quasi tutto il territorio si comporta allo stesso modo, quando ci sono condizioni di stabilità atmoferica ,ossia risultano inversionali tutte le vaste aree pianeggianti, con inversione anche forte in inverno. Questo strato di aria fredda dopo irruzioni fredde secche da nord-est può essere abbastanza alto da inglobare anche le aree collinari come la vicina Villa San Giovanni in Tuscia. Le conche locali sono soggette a forte inversione in ogni stagione. Le zone collinari al confine con Barbarano Romano e in particolare Vejano in inverno hanno un clima un po’ più freddo di Villa San Giovanni in T. per la maggiore altitudine, le zone basse, invece, hanno temperature analoghe al resto del comune di Blera, con inversioni termiche notturne e clima caldo di giorno, seppur meno intenso rispetto alle altre zone.

Precipitazioni: in generale si passa dal territorio pianeggiante a nord, che ha picchi precipitativi nelle mezze stagioni ed è il meno piovoso, a quello più piovoso a sud e soprattutto sud-est con discreta pluviometria specie in autunno-inverno. Andando nel dettaglio, le precipitazioni sono scarse o anche assenti in estate su buona parte del territorio. I temporali di calore infatti, quasi unica fonte di piogge in estate, difficilmente raggiungono queste zone che possono stare anche molte settimane in condizioni di siccità, anche forte (non è raro infatti che la maremma blerana faccia 60 giorni senza pioggia in estate). Vi è una particolare condizione in cui però accade che le celle convettive esplodono proprio sulla maremma mentre nelle interne vi sono solo cumuli di bel tempo, ossia in situazioni di venti tesi di tramontana estiva a seguito di perturbazioni. In questa situazione possono svilupparsi forti temporali grandinigeni che coinvolgono quasi tutto il territorio (anche per le coste, questa è la situazione più propizia per piogge estive).
Se questa condizione è più rara, non è infrequente invece che rovesci o temporali di calore si formino sui monti della Tolfa e trasportati dalla brezza si spostino sulle zone di Blera confinati con Vejano, oppure che tali zone ricevano temporali di calore anche dalle zone interne appenniniche o, ancora, possono formarsi in loco. Si tratta della classica convezione diurna che si sviluppa sulle zone montuose quando vi sono calme di vento su tutta la colonna d’aria e gli anticicloni si indeboliscono.  In tal contesto si suppone che la frazione di Civitella Cesi risenta maggiormente del clima dell’area alto-collinare delle zone sud. La pluviometria estiva dunque in conclusione risulta relativamente discreta solo nella zona meridionale. La pluviometria della mezza stagione e in generale del semestre freddo, vede un picco precipitativo in autunno, in particolare tutto il comune può essere soggetto a forti temporali marittimi sul finire dell’estate (fine agosto-settembre) con anche dei nubifragi in particolare sulla maremma tra Blera e Tolfa. Quando invece ci si addentra nella stagione fredda e i fenomeni temporaleschi diminuiscono o cessano, cala drasticamente anche la pluviometria della piana maremmana in particolare su quella nord vicino Vetralla a causa della favonizzazione dei venti meridionali (che hanno già scaricato le piogge sulle zone a maggiore altitudine a sud e sono prevalenti in questa stagione), mentre le zone sud (Civitella Cesi) e confinanti ad est sono generalmente più piovose. Dal centro di Blera verso sud infatti, la pluviometria invernale è in generale discreta, con picco massimo al confine con il comune di Vejano. Con tutti i venti meridionali la zona confinante prende numerosi rovesci, mostrando le prime particolarità del clima sabatino. Anche in inverno dunque la zona meridionale risulta più piovosa, anche molto piovosa, discreta fino al centro abitato di Blera, modesta spostandoci sulle pianure vicino Vetralla e Monteromano. Le mezze stagioni sono spesso instabili con rovesci e temporali di calore non forti ma comunque diffusi. In generale, la pluviometria annua ha un minimo sulle zone pianeggianti a nord (sui 700/800 mm annui, si può supporre), fino ad un massimo sui rilievi a sud confinanti con Vejano (si può stimare anche fino a 1000-1100 mm o anche oltre).

Nevosità: Buona parte del territorio ha una nevosità scarsa. La piana maremmana vede nevicate solo in grandi eventi come il febbraio 2012 e 2018. Molto rara invece la nevicata da strato inversionale , come quella del 17 Dicembre 2010. Infatti secondo quanto detto sopra nella sezione temperature, l’irruzione fredda da est del 2010 creò ad una forte inversione termica su tutte le piane con uno strato inversionale alto qualche centinaio di metri da terra, tale da inglobare anche le colline e le nevicate si verificarono con temperature molto rigide (-4/-5°C). Il centro di Blera conta solitamente gli stessi episodi della vicina Villa San Giovanni in T., ma con accumuli minori o decisamente minori per via dei 100 metri in meno di altitudine media (ad esempio il 17 gennaio 2013 caddero 5 cm nel centro di Blera a fronte dei 10-13 cm di Villa S.G.in T.). 1-2 km ad ovest del centro abitato si perdono altri metri di quota e si scende nella valle maremmana tra Blera e Monteromano. Le campagne appena ad ovest del centro abitato rappresentano dunque il territorio ultimo in cui la neve fa la sua comparsa in inverno (ad esempio la sera del 1° febbraio 2015, un temporale marittimo entrò dal mare portando la neve a Villa S.G.in T. e fino al centro di Blera, mentre già poco ad ovest si poteva osservare la presenza di neve solo sui tetti. Scendendo sulla maremma gli accumuli sparivano definitivamente, si giunge nella zona dove la neve arriva solo nelle grandi ondate di gelo). La zona sud risulta anch’essa di nevosità scarsa (Civitella Cesi), ma lo sono anche i versanti Blerani delle colline confinanti con Vejano, in quanto risentono di un clima più mite. In generale sulle zone sud ed est (Blera paese inclusa) gli episodi nevosi sono gli stessi delle restanti aree collinari del basso viterbese, ma con accumuli inferiori (0-5 cm). Altrove la neve è rara.

Ventilazione: a regime prevalente di brezza in estate, esposta a tutti i venti e generalmente variabile a seconda dell’evoluzione meteo sulla nostra penisola italiana. Con condizioni di grecale, secondo quanto detto sopra, alcune conche possono avere calme di vento.

Altri fenomeni meteo: tipico del territorio, solcato da profonde gole, sono le nebbie in risalita dalle stesse in ogni stagione quando c’è tempo piovoso.

Curiosità: il territorio si presenta molto arido in estate, fatto di sterminati colli e pianure con scarsa vegetazione, coltivazioni di grano, suoli arati, a volte polverosi e a volte suoli tufacei. Il suolo spoglio aumenta i flussi di calore sensibile e dunque le temperature, e la vicinanza al mare contribuisce all’umidificazione dell’aria, tutto questo si traduce in maggiori possibilità di afa. Se il territorio fosse boschivo, il caldo estivo sarebbe più contenuto. La scarsa vegetazione invece è spesso fatta di arbusti mediterranei, uliveti e alberi tipici dei climi mediterranei relegati ai fossi e torrenti. L’aspetto del paesaggio cambia nelle zone confinanti ad est e sull’area meridionale in generale, quale quella di Civitella Cesi, che risulta decisamente più boschiv0. Inoltre segnaliamo il microclima molto caldo delle gole sul Mignone di cui abbiamo già parlato. Un caldo estivo che definiremmo soffocante! In inverno non è da meno, si pensi che nel tratto del fiume nel territorio di Tarquinia, nel febbraio 2018 i fenomeni iniziarono a pioggia nonostante l’aria fosse burianica, la più fredda in assoluto, e mentre nevicava già su tutta la Tuscia e anche a Tarquinia. Questo a testimonianza di come quelle strette e profonde valli siano in grado di incamerare calore. Un’ultima particolarità che segnaliamo è la maggiore difficoltà del centro abitato di Blera ad essere inversionale nonostante sia in un territorio pianeggiante, perché posizionato a strapiombo sopra il torrente Biedano a sud e sopra il Rio Canale a nord, il quale è attraversato da un sentiero che solca i boschi fino a condurre a Villa San Giovanni in Tuscia.